L’equilibrio economico finanziario nei contratti di Concessione
L’equilibrio economico-finanziario è un requisito fondamentale per la realizzazione di progetti di Partenariato Pubblico Privato (PPP), che prevedono la collaborazione tra enti pubblici e operatori privati per la fornitura di servizi o infrastrutture di interesse pubblico. In particolare, in ambito energetico, i PPP possono essere utilizzati per promuovere l’efficienza energetica degli edifici pubblici o l’illuminazione stradale a Led, con benefici sia per l’ambiente che per il bilancio pubblico.
Un Piano Economico Finanziario (PEF) è lo strumento che permette di valutare la fattibilità e la sostenibilità di un progetto di PPP, tenendo conto dei costi e dei ricavi previsti, degli investimenti necessari, dei flussi finanziari, dei tassi di interesse, dei rischi e delle opportunità. Il PEF deve dimostrare che il progetto è in grado di generare un rendimento adeguato per il privato e un risparmio per il pubblico, garantendo al tempo stesso la qualità e la continuità del servizio.
Per valutare un PEF in un progetto di efficientamento energetico degli edifici pubblici o illuminazione stradale a Led, bisogna considerare diversi aspetti, tra cui:
- Il contesto normativo e regolatorio, che definisce le modalità e le condizioni di erogazione del servizio, i vincoli ambientali, le agevolazioni fiscali, gli incentivi e le penalità previste.
- Il mercato energetico, che influenza i prezzi dell’energia elettrica e termica, le tariffe applicabili, la domanda e l’offerta di energia, le prospettive di sviluppo tecnologico e innovazione.
- Il contratto di PPP, che stabilisce le modalità di affidamento del servizio, la durata del rapporto, le responsabilità e gli obblighi delle parti, i criteri di remunerazione del privato, i meccanismi di condivisione dei rischi e dei benefici, le clausole di revisione e recesso.
- Il piano tecnico-operativo, che descrive le caratteristiche tecniche del progetto, le soluzioni adottate per l’efficienza energetica, le prestazioni attese, i tempi e le modalità di realizzazione e gestione del servizio.
- Il piano finanziario, che illustra i costi e i ricavi previsti dal progetto, gli investimenti necessari, i flussi finanziari generati, il tasso interno di ritorno (TIR) del privato e il valore attuale netto (VAN) del pubblico.
Se il Comune non valuta attentamente il PEF in un progetto di PPP energetico, corre il rischio di:
- Sottostimare o sovrastimare i costi e i ricavi del progetto, compromettendo la sua sostenibilità finanziaria.
- Non individuare i rischi connessi al progetto, esponendosi a possibili contenziosi o perdite economiche.
- Non garantire la qualità e la continuità del servizio erogato, danneggiando gli utenti finali e l’immagine dell’ente pubblico.
- Non ottenere i benefici ambientali ed economici attesi dal progetto, perdendo l’opportunità di migliorare l’efficienza energetica del patrimonio pubblico e ridurre le emissioni di gas serra.
Per evitare questi rischi, il Comune deve affidarsi a consulenti esperti e indipendenti, che possano supportarlo nella valutazione del PEF e nella negoziazione del contratto di PPP con il privato. Inoltre, il Comune deve monitorare costantemente l’andamento del progetto e verificare il rispetto degli obiettivi prefissati.